SECONDO RACCONTO: Testimone, Lybia
Era una mattina come un’altra nell’autofficina Gatto: si sollevavano le saracinesche del magazzino, del negozio, dell’officina… tutto sembrava come ogni giorno e i colleghi si salutavano arrivando a lavoro, chi con più entusiasmo, chi con un po’ meno, sorseggiando un caffè appena strappato dalla macchinetta. La sicurezza informatica non era certo nei loro pensieri.
L’unica cosa certa era che nessuno si poteva immaginare cose fosse successo durante la notte, e che quella notte avrebbe aperto il sipario ad
un giorno di ordinaria follia [informatica]!
Ladri? Un incendio? Atti vandalici? No! Il loro sito ecommerce di ricambi e tutti i loro dati, i dati dei loro clienti, le vendite, gli ordini, le fatture… era TUTTO SPARITO! Al loro posto una sola spaventosa immagine:
Hackerato da “Hacker Fantasmi Libici”, un pericolosissimo gruppo di hacker, famoso per cancellare tutti i dati dei sistemi violati e segnare punti nel loro enorme database di vittime, spesso poco attente alla sicurezza informatica.
Mercenari, al soldo del miglior offerente e quindi bisognosi di tenere sempre alto il loro numero di violazioni, per allenamento e reputazione, colpendo con esercizi di stile necessari alle menti criminali che devono tenersi sempre aggiornate.
Quella mattina è stato un giorno di ordinaria follia [informatica] nell’autofficina Gatto, un giorno che non sarebbe stato dimenticato in fretta, e che sarebbe rimasto bene impresso nella mente di Maria, proprietaria e fondatrice di questa attività, che non aveva mai pensato prima alla sicurezza informatica:
la responsabile delle vendite online non ha gestito le centinaia di ordini notturni che di solito si trovava nell’ecommerce la mattina;
il magazzino non sapeva cosa doveva inviare e a chi, tutte le spedizioni erano bloccate;
l’amministrazione non aveva più nulla che riguardasse le fatture e gli ordini online, e neanche alcun dato dei clienti.
Un autentico disastro! Più della metà del fatturato dell’autofficina Gatto arriva dall’ecommerce dei ricambi, e tutto è andato perduto!
Di nuovo va in scena il dramma: vengono mobilitati tutti i dipendenti, qualcuno dovrà pur conoscere chi può salvarli da questo disastro, qualcuno deve pur sapere come possono venirne fuori! Freneticamente si scorrono le rubriche di tutti i cellulari e si iniziano a chiamare amici, parenti, conoscenti e chiunque possa avere un contatto!
Ed eccolo lì, il contatto salta fuori: Webristle, un’azienda di giovani che si occupano della sicurezza informatica delle aziende e della prevenzione di questo genere di disastri, ma perchè non li avevano contattati prima? ora non sarebbero in questo pasticcio, con l’azienda a rischio se non si trova rapidamente una soluzione.
La situazione era veramente drammatica: purtroppo non avevano pensato di aggiungere il backup al loro server quando lo hanno acquistato dal provider, non pensavano sarebbe mai servito, non sapevano a cosa potevano andare incontro, nessuno aveva detto loro servisse e che fosse fondamentale per la sicurezza informatica. Ma per fortuna c’era una speranza anche se flebile, il database era intatto e l’hard disk del server non era stato sovrascritto dopo la violazione.
Dalla loro sede di Londra intervengono i ragazzi di Webristle
riuscendo a fare il miracolo e recuperare, ricostruendo dal database e dall’hard disk col recupero dei file media, tutto il necessario per farli ripartire.
Dopo due soli giorni di lavoro l’autofficina Gatto era tornata operativa e adesso la Webristle li aveva messi al riparo, grazie ai nuovi sistemi che prevengono certe intrusioni e badano alla sicurezza informatica. I giorni di ordinaria follia [informatica] sono ormai un lontano ricordo.
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